21 novembre 2011

Taco Fiction di Ryan Veeder


Taco Fiction di Ryan Veeder è l'avventura testuale risultata vincente alla IF Comp 2011. E la vittoria è a mio modo di vedere meritata.

In Taco Fiction si impersona un Anti Eroe, uno sbandato squattrinato, disposto ad ammazzare un passante per pochi dollari (non è un modo di dire, si può fare veramente, senza troppi scrupoli o moralismi).

Il primo compito che ci viene proposto, e non poteva essere altrimenti, è quello di andare a fare una bella rapina. Le cose naturalmente non andranno come previsto, ed in una notte passata tra vicoli e locali mal frequentati verremo attirati nelle cerimonie di una strana congregazione. Se saremo bravi ne ricaveremo un discreto gruzzoletto.

Veeder scrive bene, le ambientazioni ed i personaggi sono ben descritti, interessanti e coinvolgenti. La prosa è leggera e scorrevole, come si addice a questa commedia che fortunatamente non scade nella tentazione dello splatter o dell'hardboiled.  Il ritmo del gioco è vivace, gli enigmi integrati benissimo nel testo, e soprattutto divertenti. Sebbene non si abbia un obbiettivo ben chiaro [l'autore avrebbe potuto inserire qualche motivazione in più] non si rimane mai spaesati, si ha sempre qualche cosa da fare, basta esplorare gli ambienti, superare gli enigmi che vi si presenteranno (sempre piuttosto evidenti), interagire con gli altri personaggi e si verrà risucchiati automaticamente verso nuovi scenari.

Il gioco non è difficile ne lungo, direi che può offrire un paio d'ore di divertimento, meno se siete avventurieri esperti. Non dovreste ricorrere alle soluzioni, se potete non fatelo, cercate di superare gli enigmi da soli, magari fatevi dare un suggerimento da un altro giocatore o giocate in coppia, ma non rovinatevi il divertimento per la fretta di vedere come finisce. La tentazione può essere tanta... e questo è un buon segno.

Tanto per smentirmi ho fatto ricorso ben due volte alle soluzioni,  anche se a causa di quelli che ritengo essere molto vicini ad essere considerati bug. L'implementazione è buona, pur con qualche caduta di stile soprattutto nell'ultima parte del gioco ed in particolare nei dialoghi con la cassiera della gelateria, come se l'autore avesse dovuto un po' correre per chiudere il gioco nei termini  imposti dalla competizione.

Tale impressione l'ho tratta anche da come sono studiati i finali dell'avventura, che non ho trovato del tutto soddisfacenti. Non che sia (siano) male, e molti altri giocatori ne hanno espresso il loro apprezzamento, mi è però rimasta alla fine la sensazione che si potesse fare meglio, che si fosse persa l'opportunità di far fare a Taco Fiction un ulteriore salto di qualità.

Non un capolavoro, ma un gioco comunque consigliato, se non lo avete già fatto, giocatelo!

Marco

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