22 novembre 2011

L'Anello


Nel primo lavoro a cura di Severino Capozzi impersonerete niente meno che Thomas Carnacki, il detective del soprannaturale protagonista della famosa serie di racconti ad opera di W.H.Hodgson. E proprio da uno di questi racconti "The Gateway of the Monster" trae libera ispirazione l'avventura chiamata l'Anello.

Come nel racconto verrete chiamati a risolvere un caso di apparizione soprannaturale tanto misterioso quanto pericoloso. In altre parole dovrete ripulire "una casa infestata". L'avventura mantiene l'approccio dei racconti, e per riuscire nel vostro compito dovrete fare appello a quell'approccio logico e scientifico  verso l'occulto che ha reso popolare Carnacki per molti anni.

L'avventura è di carattere classico, nessuno spazio alla narrazione, descrizioni stringatissime, nessun dettaglio di contorno o di ambiente, anche le interazioni con gli altri personaggi del gioco sono ridotte all'osso. Ritengo questo aspetto costituisca un grandissimo peccato, con un poco di lavoro "letterario" in più l'avventura sarebbe molto più godibile, e si eviterebbe la noia di guardare il letto che è un semplice letto, il comodino che è solo un normale comodino etc...

Alcuni passaggi tra le situazioni di gioco risultano un po' forzati, come quello che porta dall'introduzione all'impersonificazione del protagonista, od il ritorno a casa (che viene trattata come la casa di uno sconosciuto e non la vostra) alla ricerca del materiale necessario all'esorcismo.  L'implementazione è curata, non vi sono bug, anche se non manca la caccia alla parola (normale vizio di gioventù' dell'autore), ma come detto è colpevolmente assente una maggiore attenzione al lato narrativo, che in un'avventura con tema l'occulto dovrebbe essere invece dominante.

Ciò nonostante il gioco è godibile, le azioni sono interessanti, soprattutto quando si entra nel vivo del gioco ed il ritmo aumenta con la porta che sbatte e l'apparizione fantasma, eventi ripresi ottimamente dal racconto e ben inseriti nella trama. Come sono ben inseriti e congegnati sono tutti gli enigmi, che pur piuttosto facili, risultano soddisfacenti.

In conclusione direi che se l'autore rimettesse mano al gioco rendendolo meno spartano, ne verrebbe fuori un'avventura che strapperebbe una buona sufficienza. Anzi non nego che il pensiero di mettere mano al sorgente (il gioco è distribuito sotto GNU GPL) per dargli una sistemata mi abbia attraversato la mente più volte, sarà il fascino di Carnacki che a distanza di un secolo rimane immutato.

Il gioco è disponibile nell'archivio di IF ITALIA.

Marco

2 commenti:

Federico ha detto...

In effetti le descrizioni non sono curate quanto dovrebbero. Ma più che altro mi è sembrata una pecca la struttura del gioco: lineare, con un percorso obbligato.
Io credo che qualche deviazione non avrebbe guastato... che so, dover prendere un contenitore in cucina, e con quello andare in chiesa a prendere l'acqua santa!
Ma, del resto, il gioco è molto semplice e quindi va bene così. Molto gradevole nel complesso.

Marco ha detto...

L'autore mi ha spiegato come questo gioco sia servito lui per imparare inform. È per questo che le descrizioni sono tanto stringate. Attendiamo speranzosi nuovi lavori. Nuove generazioni crescono.