17 febbraio 2011

Darkiss - Il bacio del vampiro

recensione di Marco Falcinelli

Nell'ultima avventura di Marco Vallarino si viene proiettati nei panni
di un vampiro impalettato decapitato ed immancabilmente resuscitato
(non si riesce proprio a farli fuori). Un po' come in zombie, si
interpreta quindi un eroe non proprio buono, anzi piuttosto malvagio.
Premesso che non amo l'horror e nemmeno le storie di vampiri,
nonostante siano di gran moda ultimamente, il gioco si presenta bene
ed è divertente.


Una pagina a tema (nera naturalmente) un facile download per chi sa
già cosa è una z-machine e per chi invece preferisce un
bell'installer, rendono facile iniziare.


Personalmente ho giocato questa avventura su iPhone, scaricando lo z5
e caricandolo sul mio dropbox (dal momento che il gioco non è (ancora)
disponibile sull'ifdb. Il gioco non presenta alcun problema di
compatibilità con iFrotz. La mappa è lineare il che non rende
necessario prendere appunti ( giocando con gli smartphones è
importante).


Il menu di aiuto è ben fatto e abbastanza completo, con anche dei
contenuti speciali.


I testi sono ben scritti, la lettura è scorrevole, mai noiosa, e cosa
più apprezzabile l'autore non infarcisce i testi di eccessivi
aggettivi, ma con equilibrio lascia che siano le locazioni e la
fantasia del giocatore a dare il giusto tono al gioco. Un paio di
locazioni presentano delle descrizioni un po' troppo lunghe che sullo
smartphone necessitano di essere scorse su più pagine (cosa
antipatica). Gli enigmi sono ben congeniati, e con un paio di
accorgimenti che ho segnalato altrove sotto spoiler quasi perfetti.


L'esperienza di gioco è in generale piacevole, ma breve, troppo breve.
Non in modo oggettivo, il gioco già assicura un buon paio d'ore (se
affrontato senza suggerimenti) di intrattenimento, ma per come si
presenta e come evolve si ha la sensazione di essere solo all'inizio,
un buon inizio ma senza svilupppo. Il gioco infatti termina con il
primo capitolo preannunciandone un secondo, il che in generale lascia
l'amaro in bocca dal momento che la storia si spegne quando stava
appena per sbocciare. Anzi diciamo che in questo primo capitolo
apprendiamo il retroscena del personaggio principale e del mondo in
cui vive, superiamo alcuni ostacoli e ci viene presentato uno scopo
ultimo ed uno secondario da raggiungere, che però rimangono solo
accennati, l'avventura vera e propria non inizia, dal momento che a
parte riacquistare la libertà si ha la netta impressione che il nostro
vampirotto deve ancora cominciare a lavorare seriamente.


Non se se la scelta di rilasciare i capitoli separatamente sia
ponderata o frutto magari di un desiderio di finalizzare almeno una
parte del lavoro portato avanti. L'augurio è quello di non fare la
fine di pecos town.


Aspettiamo il seconto/terzo/quarto capitolo perchè le premesse del
primo sono più che buone.

Nessun commento: